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Un’altra Musica

cd_altra_musica“Un’altra musica” è il primo lavoro discografico interamente scritto e interpretato da Angela Milanese.

Le sonorità acustiche predilette accompagnano le melodie e i testi in italiano, collocando il disco in uno spazio fra il jazz e la canzone d’autore.

“Ali di farfalla” apre il disco con una sensuale dichiarazione di libertà: “io so già volare, sopra i monti volteggiare e poi cadere..” è il ritornello che si impone immediato e accattivante. “Non è tempo” è un medium dai toni caldi che ricordano le sonorità di una Norah Jones, parlando di sbandamenti sentimentali.

Alle nonne come angeli custodi si rivolge il terzo brano “Io non avrò paura” allegramente intriso di quei ricordi e dettagli che nascondono dietro la loro apparente banalità i nostri più importanti punti di riferimento (“..e ti penso se cucino le patate come mi hai insegnato tu, non c’è arte se non metti un po’ d’amore..”). Di un amore ineffabile racconta “Forse il mare” in cui l’armonica aggiunge, con un solo emozionante, significato alle parole.

“Se io potessi” è una tenera serenata cullata dai movimenti dei tamburi e del darbuka, dedicata alla figlia: i temi per lo più sono quelli degli affetti e delle relazioni, tra madre e figlia tra figlia e padre (“Sto cercando te”), le riflessioni sugli amici, veri e non veri, e la fortuna comunque di averne (“E’ ricca la mia casa”).

“La tazza gialla” è l’oggetto a cui assurdamente ci aggrappiamo nei momenti di forte disorientamento e vera solitudine in un brano particolare in cui dalla tristezza sa emergere comunque una grande forza interiore.

Una lezione ideale di canto è “Voice” in cui all’allievo spieghi al di là della tecnica vocale il significato di cantare: ”canterai quel che sei, ogni tuo dolore parlerà, ogni gioia nuova voce avrà” con la tromba sordinata in lontananza a far da contrappunto.

Alcuni brani parlano di scelte artistiche e di vita, della difficoltà di essere se stessi in tutto ciò che si fa, come artisti e come uomini, della necessità quindi di raccontare una musica ‘altra’, quella che sappia liberamente parlare di sè, qualsiasi sia il genere o la forma scelta: così nasce “Un’altra musica”, nella libertà di raccontarsi senza nascondersi dietro a rassicuranti cliché artistici, alla moda, ma che non ci appartengono davvero.

 

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